PER SCATTARE UNA BUONA FOTOGRAFIA (Back) Un capitolo
tanto breve quanto importante. Il fotografo professionista, così come il buon dilettante, prima
di premere il pulsante e di scattare, ha imparato a fare velocemente tre cose
indispensabili: a - inquadrare correttamente b - mettere a fuoco, c - regolare l'esposizione della pellicola (cioè sia il valore del diaframma che del tempo). Attenzione, desidero ribadire il
triplice concetto: inquadrare, focalizzare, regolare tempo e diaframma.
Trascurare una di queste tre cose significa scattare una brutta foto, a meno
che la fortuna non ci aiuti . Se poi la fotografia non è presa in
ambiente aperto con illuminazione naturale, ma in ambiente chiuso, con luci
artificiali, allora sarà bene aggiungere un altro elemento da considerare
prima ancora dei tre che abbiamo già elencato: d - illuminare correttamente il soggetto. I concetti espressi in questo breve
capitolo sono assolutamente fondamentali e non possono essere trascurati. |
Nella pratica:
1) Si sceglie la
pellicola;
si considera prima di tutto l’illuminazione ed il tipo di scena
che si vuol fotografare:
Giornata con sole =>
pellicola 100 asa (consideriamola
NORMALE)
“ grigia => “
>100 asa (più sensibile del normale:
200,400,ecc..)
2)Si controlla che l’impostazione
della sensibilità della pellicola, che è presente in ogni macchina, riporti il
valore in asa della pellicola scelta
(Questo serve affinché l’esposimetro della fotocamera sappia
quanto è grande il bicchiere che dobbiamo riempire)
3)Ora si considera il
soggetto che deve essere immortalato:
Sappiamo che abbiamo due parametri da impostare, il tempo di scatto ed il diaframma.
Ma come procediamo?
Impostiamo per primo quel parametro che sappiamo essere più importante
per fotografare la scena come noi vogliamo:
soggetto in
movimento => si imposta per primo
il tempo
di esposizione da
congelare => tempo di scatto
molto breve 1/250,1/500,1/1000
ecc.. da rendere in movimento =>tempo di scatto lento
1/60,1/30ecc.. |
quindi dopo aver scelto il tempo,
si regola il diaframma in base alle indicazioni dell’esposimetro presente in
macchina,si mette a fuoco e si scatta.
Nel caso in cui quello che
ci interessa è la profondità di campo,cioè la quantità di cose che
vogliamo essere nitide, anche se in piani diversi,allora ovviamente si sceglie
di impostare per primo il diaframma secondo le regole note:
grande profondità di
campo
=> diaframma molto chiuso
(f 11,f 16,f22…ecc) piccola “ “
=> diaframma aperto
(f 5,6 , f 2,8 , f 2, f 1,8 ecc…) |
Anche in questo caso si regola poi il secondo parametro, (il tempo
di esposizione) ,in base alle indicazioni dell’esposimetro,si mette a fuoco e
si scatta.
Si ricordi comunque la
regola delle coppie equivalenti:
(coppie di valori TEMPO; DIAFRAMMA)
consideriamo la pellicola 100
asa:
se impostiamo 1/250 e
l’esposimetro ci dice f 5,6
dal punto di vista dell’esposizione
ciò equivale a :
1/125 f 8
infatti se aumentiamo il tempo di esposizione del doppio (2 X
1/250 =1/125) dobbiamo (per avere la stessa quantità di luce che colpisce
la pellicola) diminuire esattamente della metà il foro di entrata(la
quantità di luce che entra a f 8 è esattamente la metà di quella che entra a f
5,6)
Ciò equivale anche per la sensibilità della pellicola,cioè una 400
asa è esattamente sensibile il doppio di una 200 asa che a sua volta è
sensibile il doppio di una 100 asa e così via…
In base a queste ultime considerazioni è utile , come esercizio ,
valutare le seguenti coppie di TEMPO
;DIAFRAMMA , e verificare che , prese
assieme la sensibilità della pellicola ,sono esattamente identiche dal punto di vista di esposizione, cioe di QUANTITA’
di luce che colpisce la pellicola:
ASA Tempo Diaframma 100 1/125 8 100 1/60 11 200 1/125 11 400 1/125 16 100 1/500 4 400 1/2000 4 200 1/2000 2,8 200 1/1000 4 100 1/250 5,6 ecc … |
Tempi:
…1/15 1/30
1/60 1/125 1/250
1/500 1/1000 1/2000 ecc.. |
Diaframmi:
…
2 2,8 4
5,6 8 11
16 22 ecc.. |