DISTANZA IPERFOCALE E PROFONDITA' DI CAMPO (Back)
Che cosa sono? Sono
due distanze strettamente connesse tra loro.
A rigor di termini un obiettivo non può mettere a fuoco contemporaneamente oggetti
a distanze diverse. Una volta messo a fuoco un oggetto ad una certa distanza,
tutti gli altri oggetti al di qua ed al di là dell'oggetto a fuoco saranno più
o meno "sfocati". Tuttavia entro certi limiti l'occhio ne accetta
l'immagine come nitida. La zona entro la quale, per certe condizioni di
ripresa, gli oggetti vengono riprodotti come accettabilmente nitidi, si chiama
profondità di campo.
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La profondità di campo dipende da tre fattori:
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la lunghezza focale
dell'obiettivo ;
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la distanza sulla quale
l'obiettivo viene regolato;
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il diaframma.
In particolare la
profondità di campo aumenta:
Nella foto vediamo
rappresentata la ghiera dei diaframmi e quella della messa a fuoco.Per misurare
la profondità di campo è necessario considerare la serie dei valori che
troviamo all’interno di queste due ghiere .Nell’es. è rappresentata una messa a
fuoco a circa 3 m, con un diaframma f 8,la zona nitida che avremo nella foto è
quella compresa fra i due 8 che troviamo nella ghiera intermedia:
La distanza iperfocale si può definire come
un punto, a partire dal quale si estende nei due sensi una zona di nitidezza: da
un lato fino all'infinito, dall'altro fino alla metà della distanza iperfocale
stessa.
A cosa serve la distanza iperfocale? Ad avere contemporaneamente "a
fuoco", cioè nitidi, sia il primo piano che lo sfondo di un'immagine, o,
in altre parole, per avere la massima estensione della profondità di campo per
ogni valore di diaframma.
Conoscendo la
profondità di campo, abbiamo nelle mani un primo elemento creativo che ci
permette di fare delle scelte , di scegliere in maniera consapevole gli oggetti
che vogliamo che nella foto risultino nitidi oppure sfocati, abbiamo la
capacità di spostare l’attenzione in un punto rispetto ad un altro.
La sua bellezza consiste nel fatto che il soggetto principale, la ragazza, appare nitido ma è situato in un ambiente sfumato, in cui tutto appare sfuocato. Ciò permette di isolare il soggetto dal resto e di renderlo molto suggestivo. Per ottenere questo effetto il fotografo ha cercato di mettere bene a fuoco la ragazza, ma ha usato un valore del diaframma piuttosto basso (diaframma aperto).