Cenni sulla
composizione fotografica. (back)
Troppe fotografie (non solo di dilettanti) inducono il
destinatario a chiedersi perché esse siano state scattate. L'assenza di un soggetto
e di un qualsiasi punto di interesse fa sì che certe immagini siano ridotte a
puro rumore non strutturato: il disordine regna sovrano, né esiste un codice
riconoscibile capace di affidare un qualche significato alle figure. Questo
accade, il più delle volte, perché un soggetto che sembrava interessante e
fotogenico all'osservazione dal vivo risulta poi del tutto insignificante una
volta fissato sulla pellicola. Non ci si è resi conto che l'occhio (o meglio il
cervello) umano e la fotocamera "vedono" la realtà in modo assai
diverso.
La scelta del soggetto e l'inquadratura
sono soggettivi, legati al gusto e al senso artistico del fotografo. In ogni
caso possiamo comunque dire che esistono delle regole classiche, che possiamo
descrivere, da rispettare per non ottenere una foto visibilmente brutta.
Cominciamo subito a stabilire dei concetti importanti. La
fotografia è una immagine generalmente rettangolare che, nel caso delle
pellicole comuni (formato 35 mm), ha un rapporto fra i lati 2:3
Essa può essere posizionata in senso orizzontale (landscape)
o verticale (portrait),
Prima regola fondamentale (struttura compositiva dell'immagine):
il fotografo deve avere la capacità di
visualizzare mentalmente l'immagine nella sua cornice rettangolare, in tutto il
suo complesso (non semplicemente di concentrare la sua attenzione su un singolo
particolare che attrae il suo interesse), e di equilibrarla nelle sue varie
parti come un "quadro".
Al centro perfetto
dell'immagine creata dal principiante si trova sempre e immancabilmente la cosa
che lo interessa di più (un volto, un oggetto, un elemento del paesaggio che
intendeva riprendere). Non sembra che egli abbia scattato una fotografia, si
direbbe piuttosto che ha "sparato una fucilata"... cercando di
centrare un bersaglio.
Seconda regola fondamentale (no al centro immagine):
raramente il particolare che ci interessa
di più, nell'immagine, deve essere collocato proprio al centro. Ciò può anche
capitare ma, il più delle volte, si troverà in una posizione decentrata.
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Pertanto, al fine di sviluppare la suddetta maturità visiva, si
facciano due cose: si osservino spesso le fotografie dei fotografi famosi, per
capire come sono costruite le immagini, e ci si liberi dalla suggestione
irresistibile "del centro".
Il criterio più classico per impostare una corretta inquadratura è
la cosiddetta regola dei terzi. Essa consiste
nell'immaginare che il rettangolo sia diviso in tre parti sia orizzontalmente
che verticalmente, come indicato nelle seguenti figure:
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Gli elementi compositivi dell'immagine, secondo questa regola,
dovrebbero essere disposti in modo che le linee importanti coincidano (più o
meno) con la divisione dello spazio in terzi
Ciò conferisce alle immagini un
notevole equilibrio strutturale. Si osservino anche le seguenti fotografie:
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